Lettura
Cari amici,
Ardha Chandrasana (posizione della mezza luna)
Ardha = mezza
Chandra = luna

Di questa asana ci sono alcune varianti: quella a terra che è la meno impegnativa ma ugualmente molto efficace e benefica per la spina dorsale e gli intestini. Ci si stende supini, le braccia oltre la testa, le gambe unite verso sinistra (si spostano scivolando sui talloni), poi verso sinistra anche le braccia inclinando (non ruotando) la testa a sinistra guardando verso il cielo. Il corpo disegna proprio una mezzaluna con le due corna verso sinistra. Il lato destro del corpo è esteso e allungato, quello sinistro è contratto. Lo sguardo purtroppo non contempla il cielo ma il soffitto. E ovviamente il tutto ripetuto a destra.
Poi c’è quella in piedi, laterale, ugualmente valida con in più una piccola componente di equilibrio e, infine, l’Hardha Chandrasana più impegnativa, quella della foto, che può essere eseguita anche con supporti Vedi la seconda figura). Infatti non tutti riescono a realizzarla senza piegare il ginocchio (nelle figure quello sinistro).

Sicuramente, tutti, ne avrete fatta esperienza e avrete constatato che occorre prepararla con gradualità e profonda attenzione. I passaggi sono efficaci se progressivi, eseguiti lentamente, soprattutto in una posizione di equilibrio come questa, senza fretta, permettendo al corpo di adeguarsi piano piano all’asana finale. In tutti e due le figure lo sguardo è rivolto verso l’alto ma è sconsigliato se si hanno problemi alle cervicali; nel caso ognuno regola la direzione secondo il proprio sentire.
Quest’asana ha diversi aspetti anche psichici in quanto lo sguardo al cielo apre i propri orizzonti e stimola l’attenzione sulla trasformazione, l’osservazione del cambiamento: niente come quest’asana induce la consapevolezza che siamo tutti un po’ asimmetrici.
Ed ora, cari amici, provateci e buona pratica.
MPG
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